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 Sensazioni ed emozioni che suggeriscono ogni volta ammirazione, tormento, serenità, riflessione, paura, gioia e stupore. Questo accade quando ci si trova davanti alle opere di Elvio Chiricozzi, in particolare ai lavori dal titolo “Ritroverai le nubi” dove l’artista riproduce le nuvole e il loro diverso modo di comporsi nel cielo. Non c’è possibilità di fermare le nuvole, Chiricozzi le imprime nella sua mente e le riproduce su tavola, con la matita.

Quante volte ho osservato il danzare delle nuvole nell’immensità del cielo e i miei pensieri corrono di frequente nel ricordo delle persone amate che voglio immaginare felici a rincorrersi, tra spintoni e soste, giusto per il tempo di riprendere le energie consumate durante il loro volteggiare liberi nell'aria, di strizzarci l’occhio e continuare a vivere!

Non mi occorrono così tante parole per descrivere i lavori di Elvio, le sue opere traducono al meglio la responsabilità sociale con la quale l’artista porta avanti il suo ruolo, mostrando i segni della sua presenza di uomo contemporaneo.

Le sue opere nascono dagli incontri con le persone, dalle connessioni che si creano con esse. In particolare Chiricozzi incontra le poesie: “Ogni mio lavoro ha qualche poesia che lo segue”, come dichiara lui stesso.

A volte sono le poesie che incontrano le sue opere, altre volte si sovrappongono, si rincorrono…

I titoli della serie dei lavori “Ritroverai le nubi” e “Ciò che non muta”, riprendono i capoversi delle poesie, rispettivamente di Cesare Pavese e Mariangela Gualtieri, quest’ultima invitata a recitare i versi della poesia tratta dalla sua raccolta Bestia di gioia (Einaudi 2010) davanti al lavoro omonimo di Elvio Chiricozzi, alla Casa delle Letterature a Roma, nel 2010.

E ora che è primavera mi ritrovo nello studio dell’artista e osservo, oltre alle nuvole di Aprile, il passaggio delle rondini che con le loro meravigliose coreografie celebrano il volo su tele di grandi dimensioni, regalandoci momenti unici di pura poesia: “Ritroverai le nubi / e il canneto, e le voci / come un’ombra di luna. / Ritroverai parole / oltre la vita breve / e notturna dei giochi, / oltre l’infanzia accesa” (Cesare Pavese, 1945).

Trattenersi per qualche ora nello studio di Elvio Chiricozzi ti fa stare bene! E’ per questo che, convenendo con l’artista, abbiamo deciso di pubblicare nella nostra galleria virtuale più immagini della visione d’insieme dello studio, piuttosto che solo le singole opere. Avere una visione d’insieme dei suoi lavori offre sicuramente un parametro diverso rispetto alla pubblicazione di un singolo lavoro, valorizzando la loro efficacia visiva e aumentandone la poeticità.

Buon viaggio a tutti!

Simona Cresci

 

 

  • 3-Ritroverai le nubi, 120 x 178 cm
  • 4-Ritroverai le nubi, 120 x 178 cm

"Ritroverai le nubi"

120 x 178 cm

Matita su legno

2012

 

"Ritroverai le nubi"

120 x 178 cm

Matita su legno

2012

  • 01-Cio che non muta, fustelle di carta su legno, 304 x 286cm
  • 02-Cio che non muta, fustelle di carta su legno, 187 x 122cm

"Un brusio d'ali"

fustelle di carta su legno

250 x 300 cm

2011

 

"Ciò che non muta"

fustelle di carta su legno

187 x 122

 2011

 

BIOGRAFIA DI ELVIO CHIRICOZZI

Trattenersi per qualche ora nello studio di Elvio Chiricozzi ti fa stare bene! E’ per questo che, convenendo con l’artista, abbiamo deciso di pubblicare nella nostra galleria virtuale più immagini della visione d’insieme dello studio, piuttosto che solo le singole opere. Avere una visione d’insieme dei suoi lavori offre sicuramente un parametro diverso rispetto alla pubblicazione di un singolo lavoro, valorizzando la loro efficacia visiva e aumentandone la poeticità.

Elvio Chiricozzi nasce a Viterbo il 26 Gennaio 1965. A Roma inizia la sua attività espositiva nel 1989 alla galleria Rondinini con la mostra “ Arte a Roma 1980 – 1989 nuove situazioni ed emergenze”. Sempre a Roma nel 1994 espone la prima mostra personale con il titolo “potrebbe essere sera” a cura di Ludovico Pratesi al Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza diretto da Maurizio Calvesi. Nel 1996 è chiamato a partecipare alla XII Quadriennale d’Arte di Roma. Dal 1998 seguiranno una serie di mostre, opere permanenti e collaborazioni in architettura.

Nel 1998 alla Galleria Il Polittico presenta la mostra personale dal titolo “né cielo né terra” a cura di Duccio Trombadori e A. Romani Brizzi . Nel 1999 è invitato alla mostra “La pittura ritrovata 1978-1998” al Museo Risorgimento di Roma. Dello stesso anno sono anche le mostre “Fuori Uso” a Pescara e “Giganti” ai Fori Imperiali di Roma.

Nel 2000 alla galleria Pino Casagrande di Roma espone le opere realizzate insieme a Roberto Pietrosanti dal titolo “Migranti”, si inaugurano le personali “mi apparisti vestita” alla galleria A.A.M. in collaborazione con l’Associazione Mara Coccia a cura di Francesco Moschini e “occhi con le piume” a cura di Alessandra Sette e Paola Magni al Teatro India.

Nel 2001 presenta la mostra “the hands you deserve” a cura di Cinzia Fratucello per Andipa Gallery – Londra ed è invitato da Edward Lucie Smith a partecipare alla mostra “Between eath and Heaven, new classical moviments in the art of today” presso il Museo d’Arte Moderna di Ostenda-Belgio.

Nel 2002 un suo lavoro entra a far parte della collezione permanente delle Nazioni Unite a Ginevra, contemporaneamente espone alla galleria Pino Casagrande la mostra “come tutto nella sera” a cura di Angelo Capasso.

Nel 2003 partecipa alla mostra “Futuro italiano”, presso il Parlamento Europeo –Bruxell. Nel 2004 in collaborazione con il C.D.P. per la consulenza di Francesco Moschini, realizza una un’opera permanente per l’ospedale Axena di Salonicco – Grecia, - seguono: “Arte italiana per il XX secolo” presso il Ministero degli affari esteri italiano e la partecipazione nel 2006 - con il coordinamento artistico della Galleria A.A.M. alla X Biennale di Architettura di Venezia.Seguiranno: Ciò che non muta, Fondazione Volume Roma 2010 con testi di Paolo Aita, Doppio passo, Casa delle letterature con poesie di Mariangela Gualtieri e Marco Lodoli, Un brusio d’ali, a cura di Franz Paludetto , Castello di Rivara Torino 2011 con testi di Julia Trolp, Ritroverai le nubi, Galleria De Cresenzo e Viesti, Roma 2013, con testi di di Alberto Dambruoso, Sky Room – La stanza del cielo, a cura di Franz Paludetto , Castello di Rivara Torino 2013, Limiti Mobili , a cura di Paolo Aita, Sala della Crociera, Biblioteca del collegio Romano 2014, Fondatioan Volume! Passaggi Muséè D'art Moderne et Contemporain - Saint Etienne 2015 e Suono per nuvole a cura di Franz Paludetto con testi di Giovanni Damiani 2015

  • Disegnando le nuvole
  • Elvio e il cielo
  • Elvio e le sue fustelle
  • Elvio e le sue nuvole
  • Ritratto
  • Studio chiricozzi
  • Studio delle fustelle
  • Studio di Elvio Chiricozzi
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